Chi Siamo

Condividiamo Energia è una cooperativa, costituita a Luglio 2024, che persegue l’obiettivo di sviluppare e gestire comunità energetiche in Italia utilizzando solo energia 100% rinnovabile e massimizzando la condivisione dell’energia stessa per poter generare benefici in favore di tutti i partecipanti e, più in generale, del sistema energetico.

Il modello che è stato pensato, implementato e messo a punto prevede una formula molto flessibile ed aperta che consente, a tutti i soggetti interessati (imprese, privati cittadini, enti, …) di partecipare assumendo il ruolo che desiderano (produttore, consumatore, produttore terzo, finanziatore, …).

La cooperativa Condividiamo Energia è stata costituita da soci fondatori operanti nei settori dell’ICT e dell’energia. Anche grazie a questo la cooperativa è dotata di tutti gli strumenti informatici e delle competenze tecniche per realizzare e gestire in esercizio le comunità energetiche e i relativi impianti. Strumenti e competenze sono infatti cruciali per perseguire l’obiettivo di massimizzare il bene mantenendo le varie comunità energetiche rinnovabili in equilibrio e in condizioni di redditività.

Inclusività

La cooperativa è la formula societaria più flessibile e gestibile in un contesto in cui si deve garantire la massima flessibilità nella partecipazione. Chiunque sia in possesso di un’utenza energetica (con relativo POD), a eccezione delle grandi imprese, può partecipare a una comunità energetica operante nella propria area.

Quali sono i soggetti interessati alla CER:

Sostenibilità

Le iniziative sostenute, sviluppate, gestite o supportate dalla cooperativa sono tutte orientate alla sostenibilità ambientale, energetica, economica e sociale.

Riteniamo di poter dare un contributo alla sostenibilità in senso ampio, favorendo la creazione e la crescita di iniziative che perseguono gli obiettivi indicati dalle normative.

Condivisione & Etica

La cooperativa si pone obiettivi di carattere generale applicabili a tutti i contesti e alle diverse realtà locali, in iniziative riferite al tema delle comunità energetiche. Questi principi sono definiti nello statuto e disciplinati dal regolamento.
La gestione della cooperativa è fortemente orientata a una totale trasparenza e a una condivisione continua di tutte le informazioni che riguardano la vita della cooperativa stessa.
I benefici generati dalle comunità energetiche saranno indirizzati sui membri di ciascuna comunità e verso i territori di riferimento di ciascuna comunità.

Innovazione

Il nostro approccio è fortemente connotato dalla componente tecnologica che riteniamo essenziale per la corretta gestione di una tematica così complessa e articolata.

Dalla nostra esperienza risulta essere molto importante una attenta valutazione della sostenibilità delle iniziative e una gestione basata su strumenti tecnologici evoluti e affidabili.

Attraverso adeguati strumenti la gestione risulta essere molto oculata ed efficiente. In particolare saranno messi a disposizione di tutti i membri delle CER delle soluzioni per la verifica dello stato delle attività, il rendiconto dell’energia condivisa, i benefici economici derivanti dalla condivisione, … ma anche per la partecipazione da remoto alle assemblee dei soci e per la gestione del voto.

Modello organizzativo e gestionale

La cooperativa Condividiamo Energia è gestita attraverso un Consiglio d’Amministrazione di 3 membri che opera per il conseguimento degli obiettivi statutari.

L’Assemblea dei soci opera in ragione dei poteri stabiliti dallo statuto e dalla legge.

  • Approvazione del bilancio
  • Ripartizione del ristorno e la distribuzione degli utili nei limiti di legge
  • Nomina degli amministratori e la struttura dell’organo amministrativo
  • Nomina del sindaco unico o del collegio sindacale, compreso il suo presidente
  • Modificazioni dell’atto costitutivo
  • Decisione di aderire ad un gruppo cooperativo paritetico
  • Approvazione dei regolamenti interni
  • Nomina dei liquidatori e i criteri di svolgimento della liquidazione

Per ciascuna CER o CACER è prevista la possibile costituzione di Comitati Tecnici locali con rappresentanti dei soggetti che hanno operato nella creazione nello sviluppo della CER/CACER, delle imprese del territorio e di altri rappresentanti che possono dare un contributo alla gestione della CER/CACER.
Le funzioni di ciascun Comitato Tecnico sono le seguenti:

Qualora per la specifica CER, non sia stato stabilito alcun CT, le funzioni di cui sopra saranno svolte dal CdA

  • Sorvegliare l’esecuzione delle deliberazioni del CdA o dell’Assemblea inerenti alla specifica CER
  • Definire i dettagli che, nel rispetto del Regolamento, ne vanno a declinare la applicazione per la specifica Configurazione, costituendo con ciò il Regolamento Specifico con particolare riferimento ai pesi da attribuire ai criteri di ripartizione
  • Proporre al CdA l’ammissione, la sospensione, la radiazione, e l’espulsione dei soci afferenti alla Configurazione
  • Favorire la partecipazione dei soci all’attività della comunità energetica
  • Coordinare qualunque aspetto delle attività dei soci all’interno dei progetti della CER

Qualora per la specifica CER, non sia stato stabilito alcun CT, le funzioni di cui sopra saranno svolte dal CdA

Comunità energetiche rinnovabili : Che cosa sono?

La Comunità Energetica Rinnovabile (CER) rappresenta uno strumento innovativo che consente a imprese, cittadini ed enti locali di contribuire attivamente alla transizione ecologica ed energetica del nostro Paese.

Secondo la normativa italiana, una CER è un soggetto giuridico autonomo a cui possono aderire, in qualità di membri, persone e organizzazioni – sia private che pubbliche – che decidono di collaborare per la produzione e il consumo condivisi di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Attraverso la condivisione dell’energia, una CER persegue principalmente l’obiettivo di fornire ai propri membri e alle comunità locali in cui opera, molteplici benefici:

 

  • Riduzione delle emissioni clima-alteranti e inquinanti
  • Avvicinamento di produzione e consumo
  • diminuzione dei costi dell'energia
  • incentivi riconosciuti ai partecipanti per l'energia condivisa
  • riduzione dei costi di gestione delle grandi linee di distribuzione nazionali
  • riduzione della dipendenza dalle fluttuazioni di prezzo delle fonti non rinnovabili
  • efficienza per riduzione delle dispersioni energetiche nelle linee di distribuzioni su larga scala
  • Rafforzamento dei legami comunitari
  • Sostegno, attraverso la riduzione dei costi energetici, soprattutto le fasce più deboli della popolazione (contrasto alla povertà energetica)
  • Stimolo alla partecipazione di cittadini e imprese a un consumo più compatibile con le dinamiche di produzione delle rinnovabili
  • Maggiore autosufficienza energetica dei territori
  • Impiego delle risorse economiche per finalità sociali o di pubblica utilità sul territorio a cui la CER si riferisce

Lo sviluppo delle comunità energetiche e del modello di condivisione di energia locale consente di fatto una riorganizzazione del sistema energetico nazionale che prevede una presenza nel contesto territoriale di fonti di produzione e di consumo di energia. In sostanza l’energia non viene più prodotta solo da grandi centrali e trasmesse attraverso linee ad alta tensione ma viene prodotta e consumata localmente (modello decentralizzato o modello distribuito).

Per facilitare la transizione verso questo nuovo modello il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha messo a disposizione delle risorse economiche riconosciute alle comunità e da queste ai propri membri in ragione del volume di energia condivisa localmente tra membri.

Comunità energetiche rinnovabili : Che cosa sono?

La Comunità Energetica Rinnovabile (CER) rappresenta uno strumento innovativo che consente a imprese, cittadini ed enti locali di contribuire attivamente alla transizione ecologica ed energetica del nostro Paese.

Secondo la normativa italiana, una CER è un soggetto giuridico autonomo a cui possono aderire, in qualità di membri, persone e organizzazioni – sia private che pubbliche – che decidono di collaborare per la produzione e il consumo condivisi di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Attraverso la condivisione dell’energia, una CER persegue principalmente l’obiettivo di fornire ai propri membri e alle comunità locali in cui opera, molteplici benefici:

 

  • Riduzione delle emissioni clima-alteranti e inquinanti
  • Avvicinamento di produzione e consumo
  • diminuzione dei costi dell'energia
  • incentivi riconosciuti ai partecipanti per l'energia condivisa
  • riduzione dei costi di gestione delle grandi linee di distribuzione nazionali
  • riduzione della dipendenza dalle fluttuazioni di prezzo delle fonti non rinnovabili
  • efficienza per riduzione delle dispersioni energetiche nelle linee di distribuzioni su larga scala
  • Rafforzamento dei legami comunitari
  • Sostegno, attraverso la riduzione dei costi energetici, soprattutto le fasce più deboli della popolazione (contrasto alla povertà energetica)
  • Stimolo alla partecipazione di cittadini e imprese a un consumo più compatibile con le dinamiche di produzione delle rinnovabili
  • Maggiore autosufficienza energetica dei territori
  • Impiego delle risorse economiche per finalità sociali o di pubblica utilità sul territorio a cui la CER si riferisce

Lo sviluppo delle comunità energetiche e del modello di condivisione di energia locale consente di fatto una riorganizzazione del sistema energetico nazionale che prevede una presenza nel contesto territoriale di fonti di produzione e di consumo di energia. In sostanza l’energia non viene più prodotta solo da grandi centrali e trasmesse attraverso linee ad alta tensione ma viene prodotta e consumata localmente (modello decentralizzato o modello distribuito).

Per facilitare la transizione verso questo nuovo modello il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha messo a disposizione delle risorse economiche riconosciute alle comunità e da queste ai propri membri in ragione del volume di energia condivisa localmente tra membri.

Struttura e funzionamento della comunità energetica

La CER può contenere più CACER cioè configurazioni di condivisione di energia (una per ogni cabina primaria)

La normativa riconosce alla comunità energetica la restituzione di alcune componenti tariffarie legate alle perdite di rete e ai costi di trasporto per la parte di rete di distribuzione non utilizzata, più una tariffa incentivante per l’energia condivisa Senza necessità di connessione fisica, più soggetti nella stessa area (cabina primaria) possono condividere energia e questa condivisione viene incentivata attraverso dei contribute economici
Pagamenti da consumatori e prosumer:

Flussi economici

  • simulazione scenari (tramite apposito “modellatore”)
  • supporto alla scelta della configurazione ottimale (bilanciamento consumer e prosumer, identificazione della forma giuridica più adatta)
  • supporto al dimensionamento degli impianti (produzione, storage, ecc.) in funzione dei consumi passati e della stima dei consumi futuri
  • definizione criteri di attuazione (investimenti interni e/o di terzi, simulazione dei valori economici e finanziari per tutti i soggetti (membri CER, eventuali investitori, ecc.)
  • Preparazione dei documenti preliminari (es.: istanza)

Su base mensile il GSE riconosce a ciascuna CER/CACER i valori economici relativi ai bilanci energetici rilevati
La cooperativa Condividiamo Energia ridistribuisce i ricavi tra i membri perché tutti i flussi economici ricevuti dalla CER devono essere ridistribuiti tra membri (produttori, consumatori, …) e gestore secondo regole stabilite nel Regolamento della CER.

Benefici

  • Riduzione dei costi energetici per autoconsumo diretto
  • Ricavo da affitto per diritto di superficie (se il produttore non realizza l’impianto)
  • Ricavo da vendita di energia non consumata e non condivisa (se il produttore realizza l’impianto)
  • Ricavo da incentivo GSE su energia non consumata e condivisa (se il produttore realizza l’impianto)
  • Ricavo da vendita di energia
  • Ricavo da incentivo GSE su energia condivisa
  • Riduzione del costo dell’energia (la fattura del fornitore resta invariata ma si riceve un contributo economico per l’utilizzo dell’energia prodotta dalla comunità)
  • Razionalizzazione dei consumi

La cooperativa come forma societaria

Una Comunità Energetica Rinnovabile per legge deve e può assumere diverse forme giuridiche. Tra queste, la forma cooperativa si rivela particolarmente adeguata a incarnare le caratteristiche attribuite dal legislatore alla CER. Quest’ultima, infatti:

  • Non deve prevedere soggetti in grado di esercitare il controllo, ma presuppone la produzione e il consumo tra pari;
  • Deve configurarsi come un soggetto libero e indipendente;
  • Non può avere il profitto come obiettivo primario delle proprie attività;
  • Deve proporsi di realizzare benefici sociali, economici e ambientali;
  • Presenta un forte legame con il territorio;

Tutti elementi distintivi che da sempre contraddistinguono il modello cooperativo.
I principi di mutualità che sono strutturali nella formula della cooperativa ben si prestano alla gestione delle comunità energetiche, il cui sostentamento è basato sulla capacità di condividere il bene oggetto della cooperazione: l’energia.

Tipologia di membri e ruoli

Prosumer

Produce energia che in parte consuma direttamente (autoconsumo «diretto» o «immediato») ed in parte mette a disposizione del resto dell’aggregato o della rete

Consumer

Consuma energia prelevandola dalla rete, usufruendo dei benefici se preleva quando altri (prosumer) hanno invece immesso in rete

Produttore Terzo

Soggetto esterno alla CER (o Servicer), che fornisce l’impianto di produzione che viene messo «nella disponibilità» di un membro della CER (intestatario del POD) che non ha impianto proprio o della CER stessa

Inoltre, per supportare l’evoluzione ed il corretto funzionamento della CER vi sono i ruoli di:

ECD (Energy Community Developer):

Soggetto Aggregatore che promuove l’aggregato, individua i membri, li supporta nell’identificazione della configurazione migliore, fa le simulazioni per verificare la sostenibilità dell’iniziativa

Soggetto Gestore CER

Gestisce la CER nei 20 anni. Può coincidere con il Soggetto Aggregatore

EPC Contractor

Soggetto che progetta e realizza gli impianti, in virtù di un contratto EPC (Engineering, Procurement & Construction)

Ciclo di vita di una comunità energetica e relative fasi

1 - Sviluppo

  • Prosumers
  • Consumers

Simulazione Econ/Finanziaria

Richiesta GSE

    • Configurazione

2 - Realizzazione

  • Preliminare
  • Esecutiva

Procurement

  • Installazione
  • Collaudo
  • Allaccio

3 - Gestione

  • M&C
  • Elaborazione dati

Gestione amministrativa e I/F GSE

  • Riparticione benefici
  • Pagamenti
  • Decreto Milleproroghe 162/2019 (convertito con la Legge n. 8/2020 del 28 febbraio 2020), art. 42-bis: introduzione normativa transitoria (recepimento Direttiva EU c.d. RED II)
  • Delibera 318/2020/R/eel dell’ARERA: agosto 2020 (prime regole attuative, taglia max impianto: 200kW, perimetro: cabina secondaria)
  • DM 16 settembre 2020 del MASE (prima versione decreto che definisce incentivi: 100€/MWh per AUC e 110€/MWh per CER)
  • Regole tecniche GSE (prima versione): 22 Dicembre 2020
  • Lgs. 199/2021: dicembre 2021 (primo decreto attuativo: nuovi incentivi, taglia max impianto: 1MW, perimetro: cabina secondaria)
  • TIAD (Testo Integrato per l’Autoconsumo Diffuso, di ARERA): 4 gennaio 2023 
  • Decreto attuativo CACER , 7 dicembre 2023, b.414, in vigore dal 24 Gennaio 2024
  • Regole Tecniche GSE
In breve tempo sarà messa a disposizione del pubblico una specifica sezione del sito costruita per poter inserire i propri dati e ottenere delle valutazioni istantanee, per il momento:
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